giovedì 25 settembre 2008

vedendo un'apertura

a quanto pare sembra ci sia voglia di aprirsi e venirsi incontro. x quanto riguarada mia mamma, se fosse x lei, le cose sarebbero già a posto, x quanto già le voglia far mettere a posto. lunedì nn c'era nessuno con cui tornare a casa, cosi mi avvio da solo verso casa. x l'una e 10 o e un quarto sono a casa. lei mi abbraccia e con aria bonaria mi fa "Bravo!". nella mia testa mille pensieri mi formicolano: che mi abbia scoperto stamattina? ma se è uscita prima di me... qualcuno ha fatto la spia?.. mmm ki ho incrociato stamane?!... ke ho fatto? cosa ha scoperto? 
mi stacco dall'abbraccio e mi continua a dire: "bravo." un "bravo" un po troppo bravo. qui gatta ci cova. nn capissco e vado a mangiare. a tavola mi fa:. avresti potuto tornare + tardi ma dopo il discorso fatto sabato sei tornato presto: bravo. in quel momento mi ricordo di quando si erano lamentati ke essendo in castigo nn potevo neanke trattenermi una mezzoretta coi miei amici a parlare vicino al ponte prima di casa, xke anke qll equivaleva a uscire....
"n so se sei venuto presto-continua- se xke nn hai trovato a mici e oggi nn c'era nessuno, xo io lo apprezzo, e magari possiamo vedere di premiarti.
solo all'idea nn credo sia vero. peso bene il suo tono x capire se tt cio è reale o se è una burla o una mia fantasticheria. 
sta di fatto ke mi fa: "qst sabato possiamo pensare ke magari puoi uscire" il tt detto cn un aria troopo buona, surreale...
cioè senza richiesta (ormai vane) me lo propongono loro...
il resto nn cho voglia di scriverlo anke xke ora mio frate mi starà alle spalle x aspettare ke finisca. quindi...
vi dico solo ke x tt la giornata ho ringraziato Dio di quale immensa bontà mi ha donato e illuminato la giornata. x qll giornata ti ringrazio ankora. è stata molto bella viverla cosi gioiosamente. sembrerà una gioia troopo grande x una frase del genere.. ma dopo un castigo di due mesi... rimando al proposito all'intervento ci si accontenta di niente

sabato 20 settembre 2008

romanticismo all'antonini

bhe. dopo aver provato con un 4-5 sedute con delle assistenti sociali e psicologhe minorili, ora mi ritrovo amggiorenne e quindi nn possono + darmi una mano.
mi trovo quindi a dover andare da uno psicologo plurifamoso laurreto ecc blablabla.
dopo una serie di spinte da parte mia x vederlo (dato ke nn posso uscire...almeno qll) e varie cose ke nnsto qui a scrivere, mi ritrovo in machcina diretti x l'antonini di limbiate. è sera, tramonto inoltrato da un bel po. dopo un po di giri si arriva a sto posto desolato con luci spente e la sbarra alzata, al di sopra la scitta Centro di cura mentale e presidio psichiatrico Giovanni Antonini o qlcs di simile. ma ke razza di ospedale?! entriamo. un edificio di fronte a noi con un groso faretto da illuminazione proietta luce sull'ingresso di qsto e ttt il resto è immerso nel verde degli alberi nn curati e nell'oscurità della notte. l'aria è fresca ma x ora in macchina nn si sente. "era sulla destra, era sulla destra, me lo avevva detto a l telefono..." continua a ripetere mio padre mentre entriamo sempre + verso il centro dell'ospedale. una cartelletta trasparente contenente un foglio di carta con stampata la scritta battesimo con una freccia grossa nera attaccata su un palo della segnaletica ci fa capire di esserci inoltrati un po troppo e cosi torniamo indietro. indietro ci parcheggiamo vicino al ser, serf, o una sigla simile. sn le 19.57:  èpresto x chiamrlo e farci sapere come raggiugerlo aspettiamo fino alle 19.55 quando mio padre chiama ma lui nn risp. ci avviciniamo alla porta: arriviamo fino li sotto con sto faro ke predomina tt quanto, il suolo in evidente disuso, lo zerbino e altre cose sporche lo facevano sembrare artefatto, quasi da film tt qll sporco. dopo 2-3 minuti sto dottore richiama lui dicendogli ke sta x scendere. scendiamo dalla macchina. ad acoglieri c'è un'arietta fresca il buio della notte. dal portone di vetro fuoriesce una figura di uomo alla vista importante, capello brizzolato, occhiali da vista, giacca, camicia, cravatta rossa, si avvicina e ci saluta con la mano. stranamente nn mi presento: dico solo salve e lui dopo un po dice "mmm, daniele?!" e io "si" sorridendo. ci dice "prego!" e ci indica la strada: riapre il portone, ci fa entrare e lo richiude alle sue spalle, ci indica di girare a sinistra e poi a destra , poi di nuovo a destra x salire le scale. durante qst il mio sgurdo cade su tt quanto visibile dai miei occhi. tt cosi dismesso. chissa ke centro doveva essere stato qst... cianfrusaglie e un lieve strato di polvere un po qui un po li mi rendono perplesso, d'altronde è pure sera, se ti accoppano qui ke è lontanto dai centri abitati (ex manicomio) e all'interno di tt il complesso... vabbe ttt sti ragioamenti e mi trovo alla fine delle scale (un piano) e poigiriamo a destra (a sinistra il buio e le cianfrusaglie spiegavano da se la scelta) la luce a dx ci faceva avanzare. con la chiave lunga tipo porta blindata di casa apre un porta di metalo e vetro, entriamo e nn la chiude ma ci infila la chiave da dentro. un corridoioo ci fa accedere al suo studio ke è (naturalmente) in fondo ad esso. altre stanze dalle porte aperte mi fanno buttare lo sguardo dentro. nn so qll sera mi sentivo + curioso del solito, saranno stati tt quei discorsi sul romanticismo, sull'irrazionalità, e sul fatto ke il lato meno razionale x i romantici scaturiva di + di notte, dal fatto ke su alcuni aspetti concordo coi romantici, e le altre cose della rossi... nn lo so. sta di fatto ke mi sentivo strano. e stanco. erano pure le otto di sera di una lunga giornata da 6 ore scolastiche... entriamo dopo un breve colloquio a 4 i mei se ne escono e rimango con lui x un'ora. poi esco x chiamare i miei ke paleranno da soli con lui, col dottor........ dottor.... vabbe col dottore.quando loro entrano nn posso fare a meno di infilarmi in ogni stanza, anzi no aspetta, prima origlio x vedere se da lontano si sentivano i nostri discorsi: pure da vicino la porta nn si sente nada. poi mi butto in una stanza dalle comode poltrone ke nn riesco a far abbassare i sedili. dopo vani tentativi esco x poi prendere una rivista e leggere. ma io nn sono qst. nn mi arendo. mi rialzo x entrare nella stanza + grande del piano x le conferenze. vedo un microonde sulla sinistra e un televisore di fronte. vado fino alla tele e l'accendo prendendo xo prima il telecomando e tenendo premuto da spento il pulsante x abbassare il volume. ma il telecomando scopro ke nn va e si sente un po la voce della tele. la abbasso manualmente e poi cambio canale. ma la scrausità di sta tv gli fa cambiare solo x 2 canali: im pratica l'avanti e inditro x i programmi vale solo come raitre col formicolio e un'altro tipo la sette cn un cazzo in tv. dopo un po di smanettamenti mi arrendo: spengo la tele e torno in corridoio camminando piano x poter scorgere bene nella penombra tutte qll cianfrusaglie ke facevano pensare ci sia stata o ci sia ankora vita li. proprio come in un film... o in un set di un film... vabbe me ne esco e sento i miei passi ke risuonano sul pavimento di plastica o come cazzo si chiama ql tipo di pavimentatura ke sembra gomma-plastica, in pratica nè piastrelle nè parquet. guardo la fotocopiatrice e i toner ke potrei portarmi a casa xke messi li in bella vista e aperti. ma io nn ho una fotocopiatrice. leggo panorama e mi strappo una pagina ke mi interessa, mo nn ricordo cosa sia: è ankora nella tasca del mio jeans scuro. dopo averlo sfogliato tt mi rialzo x prendere un'altra rivista e sono costretoto a prender vanity fair. 
il resto nn c'ho voglia di scriverlo, nn è importante: lro poi usciranno e mi fanno entrare, parleremo in 4, poi mentre stiamo x uscire mia mamma mi dirà "inizia a davviarti alla macchina.." xke doveva parlare col dotore. ah, nn bastava dire "ci lasci ancora altri 2 minuti da soli?" vabbe lasciamo stare. cmq niente tt qui. abbastanza spettrale. strano poi all'uscita vedere un tizio scaricare dei cartoni da una macchina destinati (forse)a qll edificio...

martedì 16 settembre 2008

cazzo cazzo cazzo. qui rischio di nn mantenere la parola. è gia da 1 sett e mezza ke nn fumo. ma l'è dura, cazzo con tt al gente ke ti fuma in faccia come fai a resistere. oggi ho fatto a malapena 3 tiri di luky stike silver (bleah). troppo leggere x me. ma meglio cosi. nn sono tornato a casa ke puzzavo di fumo almeno.
si, ok....... ma x quanto puo durare tt cio????

lunedì 15 settembre 2008

stralci di vita quotidiana

nn vorrei ke tt sta gioia mi facesse risulatare troppo gioioso, anke quando nn serve....
"ke è sta faccia, condito? sei triste?" 
"eh, hai visto? siamo a scuola!"

[...]

"dai frate su un po di allegria"
...
"eddai cavoli di qualcosa!!"
...
"cioè: allegria rapiscimi e chiedi il riscatto!..."

[...]

prima ho letto sul diario x caso una frase ke credo ke mi rimarrà impressa x molto... e ke forse mi fa capire ke qualcs di sbagliato nella mia famiglia c'è. e forse è in me.
apro il mio diario a muzzo e leggo: "i tuoi genitori ti trattano da... bimba", dico sarà ke il diario sarà unisex (ke credevo solo da uomo: si chiama gazzenda, la gazzetta!...bha) e magari ci sarà qualcosa dedicata alle ragazze. leggo: "1. ti guardano enn ti vedono come sei. ti credono ancora un cucciolo. troppo piccolo per uscire, per avere i piccoli ma pur sempre grandi amori... (e penso bha, andiamo avanti....) 2. tu nn parlare di cotte e ragazz. o meglio, raccontagli tutto ma in terza persona: sai miriam? si è messa con luca e sabato sera vanno insieme al cinema... ( e qui penso, si vede ke è dedicato alle femmine) poi avanti: "3. usa queste manovre di avvicinamento, valuta le loro reazioni, e se nn ti lasciano digli ke vai al cinema con le amiche. (qui paragono ke i miei nn vogliono ke esca a saronno con altre persone almeno un anno + grandi di me... gli posso dire ke esco con la cumpa di garba) "almeno le prime volte rassicurali spigando che nn tornerai a casa da sola. (qui penso a cosa devo dire dato ke è il contrario: accompagnandomi in macchina x forza di cose nn posso essere puntuale, vabo andiamo avanti) 4. rispetta gli orari e le regole, altrimenti niente fiducia e se sono duri nelle punizioni allora niente uscite allora meglio 5 minuti in meno un giorno ke un giorno in 5 minuti.. o no?" ............ 
lo leggo tutto d'un fiato qst'ultimo consiglio.... cazzo ci ha azzeccato! ora lo rileggo + lentamentex vedere se ho letto giusto.  rispetta. gli. orari. e. le regole. altrimenti. niente. fiducia!! e se sono duri. (si ke sono duri: durissimi) nelle punizioni. allora. niente. uscite!! allora. meglio. 5. minuti. in meno. un giorno. ke un giorno. in. 5. minuti..... o no...?

RISPETTA GLI ORARI E LE REGOLE,ALTRIMENTI NIENTE FIDUCIA (NIENTE FIDUCIA!) E - SE SONO DURI NELLE PUNIZIONI (E' INUTILE KE TE LO CHIEDI: SONO DURI; SI SI SONO DURI) - NIENTE USCITE (NADA USCITE!). ALLORA MEGLIO 5 MINUTI IN MENO UN GIORNO (TORNO UN PO PRIMA A MALINCUORE) KE UN GIORNO IN 5 MINUTI (CAZZO KE BRUTTO)... O NO?? (SIIIIIII!!!)

chi non ha niente gioisce di poco

è particolare come si puo gioire ed essere felici x la vita quando nn si ha avuto niente e si ha qlcs.
oggi sn andato a trovare mia nonna, dopo giorni di clausura e..... beh... è stato particolare come lo stare all'aria aperta, avere il sole in faccia, il poter camminare sulla stradina bianca di sassolini e andare semplicemente a trovare i miei nonni, mi abbia reso cosi felice da poter trovare in ql momento la gioia di vivere. cioè una cosa ke magri durante l'anno potrei snobbare o nn pensarci (x quanto gli voglia tanto bene), ecco ora mi ha reso pieno di gioai, di speranza, mi ha dato il modo di distrarmi seppur sempre miei nonni. ecco solo ora mi accorgo ke se le scarpe ke uso ora nn mi va + di metterle e vorrei comprare un paio nuovo o se il sabato sera vorrei tornare alle 4, ecco potrei pensare a chi (come me) nn ce l'ha (avuto) e quindi ciò ke ho al momento me lo posso far bastare e accontentarmi.
ke altro dire di +?

venerdì 12 settembre 2008

Fuga da alcatraz

L'ho fatto. si l'ho fatto di nuovo. nn ci credo. sn arrivato a tanto. si. sn scappato di casa x la seconda volta. nn ce la facevo +. è da agosto ke sto cercando di rimandare, di buttare giu bocconi amari, di rinunciare a tante cose. ma poi ho detto basta. basta a tt quanto. se in un mese nn si riesce a trovare un'accordo vuol dire ke nn lo troveremo mai. e cosi sn scappato. organizz dal giorno prima cn la lista delle cose da fare, ho fatto il borsone, ho preso e me ne sono andato. meta definita ma nn troppo. variabile oserei dire. dopo aver salutato mio fratello (ke brutto) gli dico ke gli voglio bene e ke nn è colpa sua. lui mi dice di nn farlo , ma io sn determinato. una volta fatta la valigia nn torni + indietro. una votla vestito, cn la borsa in mano sulla soglia di casa nn torni indietro. esco la mia direzione è una sola: stazione. ogni momento mi si imprime nella mente come tanti fotogrammi a formare l'effetto di quando si cammina ke di un lungo percorso a intervalli si tolgono una manciata di fotogrammi e cosi mentre cammini ad un certo punto sfuma e si avvicina di botto poi cammina e sfumando si avvicina ancora...
leggo i cartelli della pista ciclabile come se nn li conoscessi mentre salgo la strada, ma io so di averli sempre letti. ormai nn c'e tempo x il rimorso. nn ci devi pensare. un po come quando ti butti da tanto in alto: se ci pensi resti sul trampolino, se nn ci pensi e ti butti è + facile ke dopo qualke secondo 6 in acqua. col sole addosso alle 12.10 inizio a sudare: sono in maglietta jeans lungo e scarpe, ed è inizio di settembre a mezzogiorno. entro in stazione e vedo ke la biglietteria (umana e elettronica) sono spente: meglio cosi, una cosa da pagare in meno x qst giorni. mentre scendo le scale del sottopasso sento il fresco dell'essere sottoterra e vorrei rimanere li un bel po. ma il treno attende e nn posso farlo aspettare (cazzata!). vado avaanti fino a metà banchina lentamente e senza fretta con una strana aria, sarà il borsone tenuto nn a tracolla ma x le maniglie ke dà un'aria impegnata tipo 24 ora da lavoro. sono indeciso su cm posarlo x terra: parallelo o perpendicolare alla banchina: scelgo x perpendicolare. lo poso all'ombra (al pelo ke dp un minuto è raggiunto dal sole). cammino in tondo (sempre lentamente) e mi guardo attorno: una coppietta di ragazzini + indietro sta distante fra loro, una tipa sui 20-30 anni è al telefono e altra gente + la aspetta il treno. arriva qll x cadorna salgono il tipo e la tipa e la tipa sui 30 e rimango solo sulla banchina. gente scede dal treno e se ne va. sn le 12.38 e il treno x casdorna è in ritardo di 3 minuti. lo sarà anke qll x saronno ke doveva essere ora qui. si fanno le 12.39 abbondaanti e arriva il treno. uno di qll moderni. schiaccio il bottone e salgo e mi metto nella cabina a un solo piano: voglio stare x i cazzi miei, io e il mio borsone, ke poso prima sul sedile di fronte, poi x sentirlo + vicino sul sedile di fianco. lungo il viaggio nex si siede nella mia carrozza. meglio cosi: ho bisogno di pensare e starmene x i cazzi miei.  arrivo a saronno e vedo una tipa in magliettina scollata e jeans nn attillati ma ke facevano ben vedere il culo, e ciabatte. la seguo, x vedere meglio il suo cuolo e x avere qualcosa di bello davanti agli occhi fino alla fine della stazione: dal binario tronco sn un po di metri. esco dalla stazione cerco gente x avere informazioni sulla strada da intrraprendere ma vedo solo giovani o stranieri: nn affidabili. attraverso la strada e vado avanti ci sarà qualcuno.. incrocio una vecchia di fretta a cui chiedo informazioni x il prealpi ma qst a momenti nn si fermava: mi da indicazioni approssimative avvisandomi ke è lontatno il prealpi. il prealpi è il nome del cinema, dell'oratoria, del quartiere, della scuola: insomma è una zona di quartiere di saronno: da li poi so raggiungere casa di ema da solo. avvicino delgli straniere sulle srtisce pedonali: mi dicono qlcs nella loro lingua ke nn capisco e sl allora capisco ke sn stranieri vado avanti seguendo l'istinto e una farmacista in chiousura mi dice di andare + avanti ma ke è un bel pezzo (cazzi miei ke è 1 bel pezzo!) arrivo a un trivio: vado a sinistra ma affacciandomi l'istinto mi dice di tornare  e andare a destra: poi si vedrà. vado a destra e poi a sinistrae continuo fino a un ristorante dove un uomo sta fuori al balcone e sembra ke ammiri qualcs (o la posizione ra qll di uno ke ammira il panorama) mi guarda, lo guardo, gli chiedo indicazioni ma dice di nn essere di li. mi faccio ankora una volta guidare dall'istinto ke mi dice di andare dritto. infatti incrocio un uomo cn la barba ke mi dice di proseguire dritto. vado avnti costeggiando un parco, dove una panda nera vuole parcheggiare proprio mentre passo io. snza fretta cammino davanti al suo posteggio e me ne vado: cn sgurdo stizzito accellera x parcheggiare (cazzi tuoi). vado avanti e mentre cammino vedo un bivio: destra o sinistra? l'istinto mi dice vai a sinistra la razionalità e i pochi ricordi visivi mi dicono destra. seguiro di nuovo l'istinto: mi ha portato fino qua... e azzecco di nuovo: sn arrivato al prealpi, ora so cm arrivare a casa di ema. costeggio il cinema/oratorio fino a trovarmi sulla via principale ke mi ricordavo. faccio la curva dellaq strada vicino al benzinaio e mando un mex a peppe x sapere se c'ha quanto datogli il giorno prima, ma ovviamente è una domanda stupida: finito tt. vabbe era solo x far sapere ke ero a saronno. attraverso x trovarmi vicino al giornalaio, lo giro e spero ke sia aperto il cosi-io-credo tabacchi ma è chiuso. mi ricrdo allora ke il supermercato di fianco vende anke le sigarette. mi dirigo verso il super con sta borsa pesante in mano ke sembro un terrorista cn la bomba ke da un momento all'altro tira fuori la sua arma x minacciare la gente e fare qll ke voglio... entro, la poso, "camel light da 10" nn avendo moneta credo di aver pagato cn un venti o con un dieci. il 5€ sicuro di resto me lo ricordo. prendo lo scontrino e il resto e me ne esco. sn tentato di conservarmi lo scontrino come mio solito, ma rammendo di quando mamma ha scoperto lo scontrino del mac ke dovevo lavorare: lo piego + volte su se stesso mentre cammino fino a che me lo faccio scivolare di mano. mi dirigo verso via delle grigne, la attraverso, ma è ankora troppo tardi. potrei andare al parco, si xke no? vado fino al cancello grande speranzoso, ma è chiuso. lo forzo ma è sempre chiuso. torno indientro sperando ke la madre nn mi veda, nn c'è anima viva. faccio un giro intorno all'isolato sperando ke passi tempo e x farmi venire un'idea. ma ora ke finisco il giro passano solo 5 minuti. mi trovo dove c'è il ponte col sottopasso dove c'è la curva, ma il mio sguardo va dritto e vede uno sterrato dovesegni di pneumatico salgono. ci saranno degli orti: quei cespugli davanti sono l'ideale x cambiarsi: coi jeans e le scarpe e il sole dell'una del 2 settembre fa troppo caldo. mi inultro quanto basta x nn essere visto dalla strada, ma guardando bene il luogo sembra un po angusto: mosche ke ti ronzano intorno, merde sparse, macchine abbandonate... ci vuole poco ke esce uno e ti accoppa e nn lo sa nessuno. sembra uno di quei luoghi da film, tipo un po 'io nn ho paura'. vabbe arrivo + avanti mi guardo a destra e a sinistra e indietro, mi slaccio i pantaloni, mi sfilo un po le scarpe e mi cambio in bilico, x nn posare i piedi cnle calze sulla terra umida.mi metto i calzoni corti con le scarpe: x le infradito ci sara tempo dopo. ritorno dov'ero prima ma sn ankora l'1 e venti troppo presto x uscire. mi viene allora l'idea di chiamare andre e sentire se c'ha sbatti di uscire a qll ora. nel frattempo sn alla fine di via delle grigne e sto entrando nella perpendicolare. si fanno l'1 e 29. apro la slide, premo giu, andrea, chiama. tuu... tuu -squilla!- tuu.. "ohi?" 
"ohi andre bella. ke, c'hai da fare?" 
"uhan.. no xke?" 
"ti va di andare a prendere qlcs? non so un caffe. ti va un caffe?" 
"ah si va bene" 
"bella sto venendo verso casa tua. tu dove abiti?" 
"no lascia stare vengo io versola stazione, tu dove 6?" 
"io sono gia a casa di divi" 
"bella allora arrivo subito, il tempo di vestirmi" 
"ok dai allora ci vediamo al benzinaio" 
"ok bella" 
"bella"
clac. chiudo il cell. felice di trovare qlcn mi dirigo verso il benzinaio, sapendo di essere in anticipo. aspetto un po dopo di che decido di fumarmi una paglia ma... nn ho l'accendino! mi siedo. dopo un po mi rialzo convinto ke andrea abitasse di fianco a divi e pensando ke magari nn mi vedesse li seduto coperto dai cespugli, e poi qll posizione era scomoda. mi alzo e dopo 5-6 secodni spunta andrea dalla via di casa sua (qll vera) e mi viene incontro. c'ha una maglietta (mi pare verde) jeans mezza coscia e infradito. e ochhiali da sole. mi viene inconrìtro togliendosi gli occhiali facendo la scena del tipo 'no anke tu qui? guasta a saronno?' mi fa "bella guasta- ecc ecc- vedo ke qlcn sta partendo. gli rispondo qlcs sugli aerei e le partenze o giu di li. dato l'orario gli chiedo "hai mangiato?" lui risponde di no. "bhe allora andiamo a mangiare da qlck parte!" "dove?-mi fa- io "nn so fai tu". andiamo. x strada incontro la fantomatica sabry, la bella vicina di cui tt parlano e cke io nn avevo ankora visto: ora l'ho vista... ke figa!! la seguiamo con lo sguardo anke se in realtà è + lei ke seegue noi essendo dietro (ma dall'altro lato della strada, sull'altro marciapiede). xo la borsa pesa e gli chiedo di fermarci alla panchina un attimo. lui acconsente anke xke il suo ginocchio nn rifiuta un riposino. "bella guasta allora?! raccontami tt" si vedeva dalla borsa eh?" "mm ma io lho capito al telefono ke c'era qlcs di strano: guasta a saronno a qst ora ke mi chiede di uscire... mmm.." "già... beh fa caldo oggi!" "si  abbastanza" "mi devo assolutamente mettere gli infradito" dal borsone esco fuori le infradito (sì, le esco fuori), mi levo le scarpe, le calze, le lascio un po all'aria, intanto mi riposo e scambio quattro chiacchere. dopodiche decidiamo di alzarci e andare in centro, destinazione: mago.  zoppicante facciamo una strada (a me sconosciuta)  e nn so come ci ritroviamo nella piazza dell'orologio sballato, qll con la giostra. arriviamo al mago. ci sediamo e aspettiamo ke ci portino la lista. lui piglia un panino col salame piccante e briè e una beck's, io, avendo gia mangiato, x il momento prendo solo una media. il panino scotta e lui lo mangia piano piano. e a vederlo mi vien fame. vado in bagno a pisciare e nel frattempo mi vien da cagare in un lampo esco e mi prendo pure le wacko's, pago e torno al tavolo. lui ha quasi finito il panino e sta leggendo qualcs. finiamo di sparare cazzate e finisce anke il cibo. ordiniamo un caffe. ce lo gustiamo dopodiche c'è la paglia. belli tranqui e con un piede sull a sedia (io) decidiamo ke è giunta l'ora ke ce ne possiamo anke andare. paghiamo e ce ne andiamo. coi conti nn so ankora bene ke è succ: lui ha dato 5 io 10 e il cassiere mi ha dato a me i 5... bho. vabbe dubbioso usciamo e cn quel cadavere di sacco torniamo indietro. + volte andre si offre di pirtarmi la borsa lui ma declino. ad un certo punto la stanchezza prevale e cedo: la puo portare ma x poco. tra una cazzata e l'altra arriviamo al benzinaio e li realizzo ke è prooprio giunta l'ora di farmi ridare la borsa. attraversiamo la strada come anke attraversiamo via delle grigne in zona divi e vediamo ke da feduz c'è un po di gente: tra quelli spicca ema seduto sulla sdraietta (ke era anke l'unico visibile da lontano verso dentro), ke i realtà me lo fa notare andre. lo vedo ank'io ke se la ride, vede andre, poi nn so se mi riconosce, strabuzza gli occhi (o meglio l'occhio) e dice "guasta?!" si alza in piedi "GUASTA?!" apre di + gli occhi "GUASTA!" con una faccia mista tra l'attonito, il sorriso compassionevole e il non-lo-dovevi-fare. guarda in basso scuotendo la testa. io e andre ora siamo al cancello.  "guasta!, ma ke hai combinato!... ke hai fatto" sorride appena scuotendo la testa. "no guasta!" ora la faccia è lievemente + seria "hai fatto una cazzata!" dice scuotendo la testa. il tutto davanti a gente sconosciuta alla quale mi presento e presto (o quasi) faccio amicizia.

lunedì 8 settembre 2008

senza titolo

L'inizio di questo blog è ke nn ha inizio. nn si potrebbe fare un resoconto degli antefatti te lo prendi cosi com'è. se ti piace leggilo senno cazzi tuoi. è il diario di un giovane anonimo incazzato ke vorrebbe quasi fare fuori i suoi x la libertà di fare qualsiasi cosa. in breve 'nna fazz' cchiu... proprio cchiu.
mentre andavo da mia nonna avrei potuto benissimo fumare ma nn c'era gusto. era troppo facile. e quando è troppo facile nn mi piace, ci deve essere sempre ql anke piccolo margine di errore da farmi stare sul chi-va-là. no. mentre penso questo sono a cento metri da casa di mio nonno. no.  ora cmq sn arrivato. col sole in faccia e un cagnolino tipo qlli ke nei cartoni fanno i poliziotti, qll maculati marroncino e nero su sfondo bianco, ke mi viene incontro abbaiando amichevolmente come a dirmi ki 6? ah ma tanto nn mi capisci qll ke dico. e si allontana mi dirigo verso il cancello x suonare.
dopo 20 minuti gia scendo, ke dovevano andare da amici a *** (no nn è il posto dove abita fra cristoforo ma è x far ankora + anonimo il tt). 
bhe poi sn tornato a casa.